12 Nov 14

KAIROS the Butoh & sound improvisation

Me, 12.novembre 2014, 20:45

Teatro Sociale
Piazza Governo 11, 6500 BELLINZONA


KAIROS

Natalie Peters voce
Guy Bettini tromba
Paul Lovens batteria
e con Gyohei Zaitsu (danza butoh)

Prezzi: cat. F
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La danza butoh è da sempre centrata sull’improvvisazione e quindi l’esibizione del danzatore Gyohei Zaitsu si fonde perfettamente con la musica improvvisata degli Art of Improvisation generando uno spettacolo da ascoltare e da vedere ogni volta nuovo ed inedito. Kairos è un termine greco, e si riferisce ad un certo tipo di azioni che devono essere compiute “tempestivamente†e non tollerano né il ritardo, né l’esitazione.
Gli Art of Improvisation si presentano al Teatro Sociale nella formazione del trio con voce, tromba e percoussioni. Il percussionista è Paul Lovens, che ha all’attivo 150 registrazioni dal 1970 ad oggi. In concerto genera un flusso di suoni percussivi, ricchissimi e ampissimi, che scorre come un fiume.
Il secondo componente degli Art of Improvisation è il trombettista Guy Bettini. Nato artisticamente nel Locarnese una trentina d’anni fa, la sua ricerca lo ha portato a Berlino, luogo in cui ha potuto farsi un bagaglio inestimabile. Natalie Peters è la più “giovane†artisticamente per quanto riguarda le esibizioni regolari in pubblico, cresciuta musicalmente accanto a Guy Bettini con gli One More. La sua voce è bilanciata, mai scontata negli interventi e sempre particolare.
Il danzatore butoh e coreografo Gyohei Zaitsu si propone con le sue improvvisazioni in molti luoghi e contesti diversi e spesso insoliti, sia in Europa che in Giappone. Crea coreografie individuali e collettive continuando nel contempo la sua ricerca personale. Reinventore della danza butoh in chiave contemporanea, Gyohei Zaitsu collabora spesso con musicisti, per il teatro e per il cinema.

Il kairos si ricollega ad un certo tipo di azioni che devono essere
compiute “tempestivamente” e non tollerano né il ritardo, né l’esitazione.
Il Kairos era molto importante per i Sofisti, che enfatizzavano
l’abilità dell’oratore di adattarsi e di approfittare di circostanze variabili, contingenti.
Kairos sfugge costantemente alle definizioni perché si trova sempre al
centro di due concetti: l’azione ed il tempo; la competenza e la possibilità; il generale ed l’individuale. Non è mai completamente da un lato o da un altro.
Questa indeterminazione è legata al suo potere di decisione. Trattiene
per ogni caso gli elementi necessari per agire ma non si confonde con
loro. È “libero” di cambiare ed è per questo che è così difficile da afferrare nella pratica e da comprendere nella teoria.

“Per dirla in breve tutto è bello nell’attimo giusto, turpe nell’attimo inopportuno”

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